Relationship between nutrition and reproductive efficiency in ostrich (Struthio camelus). Yolk fatty acid content and fertility

N-3 fatty acid deficiency affects avian embryo development and alpha-linolenic acid seems to have a basic role in ostrich. Thirty-two ostrich females, divided into 3 groups, were fed a diet without (group 0), with 3; (group 3) or 6; (group 6) of linseed oil, from 1 month before laying beginning unti...

Full description

Saved in:
Bibliographic Details
Published inAnnali della facoltà di medicina veterinaria. Università di Parma Vol. 23
Main Author Sussi, C.; Superchi, P.; Sabbioni, A.; Zambini, E.M.; Beretti, V.; Zanon, A. (Parma Univ. (Italy). Dipartimento di Produzioni Animali, Biotecnologie Veterinarie, Qualità e Sicurezza Alimentare)
Format Journal Article
LanguageEnglish
Published 2003
Subjects
Online AccessGet more information

Cover

Loading…
More Information
Summary:N-3 fatty acid deficiency affects avian embryo development and alpha-linolenic acid seems to have a basic role in ostrich. Thirty-two ostrich females, divided into 3 groups, were fed a diet without (group 0), with 3; (group 3) or 6; (group 6) of linseed oil, from 1 month before laying beginning until its end. The 1st, 20th, 40th and 60th egg were collected. Number of laid eggs, fertility and hatchability were recorded. Yolk fatty acid content was analyzed by gas chromatography on capillary column. Data were processed by ANOVA. Linseed oil supplementation significantly affected alpha-linolenic acid (3.86, 5.57, 7.08; for group 0, 3 and 6, respectively; P0.05), n-3 fatty acid content (4.12, 6.24, 7.81;, respectively; P0.05) and n-6/n-3 ratio (3.70, 2.83, 1.88;, respectively; P0.05). Reproductive efficiency parameters showed no significant variations. In conclusion, under our farm conditions it was possible to modulate yolk fatty acid content of ostrich egg by feeding, but reproductive performance was not positively affected La carenza in acidi grassi n-3 influenza negativamente lo sviluppo embrionale e, in particolare, per lo struzzo l'acido linolenico sembra avere un ruolo essenziale. 32 femmine di struzzo, divise in tre gruppi, sono state alimentate con tre diete contenenti lo 0;, il 3; o il 6; di olio di lino, a partire da un mese prima dell'inizio del periodo di ovodeposizione e per tutta la sua durata. Sono stati raccolti il primo, ventesimo, quarantesimo e sessantesimo uovo e sono stati rilevati i parametri riproduttivi per ciascuna femmina: numero totale di uova deposte, percentuale di uova fertili e di uova schiuse. Attraverso gascromatografia capillare è stato analizzato il contenuto in acidi grassi della componente lipidica del tuorlo. I dati sono stati sottoposti all'analisi della varianza. La supplementazione o meno con olio di lino ha influenzato il profilo acidico; variazioni significative si sono avute per l'acido alfa-linolenico (3,86, 5,57, 7,08; per il gruppo 0;, 3; e 6;, rispettivamente; P0,05), il contenuto totale di acidi grassi n-3 (4,12, 6,24, 7,81;, rispettivamente; P0,05) e il rapporto n-6/n-3 (3,70, 2,83, 1,88;, rispettivamente; P0,05). I parametri riproduttivi non hanno mostrato variazioni significative. In conclusione, attraverso la somministrazione di olio di lino, è stato possibile modulare il rapporto fra i diversi acidi grassi, ma le performance riproduttive non hanno mostrato miglioramenti
Bibliography:Q55
L51
L53
2005600043
ISSN:0393-4802