Ichthyosauria. Soluzioni multidisciplinari per la lettura integrata dell’Appennino emiliano a partire dal rinvenimento dell’ittiosauro di Neviano degli Arduini

Il progetto   Inter Amnes. Archeologia tra Enza, Parma e Baganza nella cornice del Programma S.F.E.R.A. Spazi e Forme dell’Emilia Romagna Antica dell’Università di Parma, ha promosso una serie di campagne di survey sull’Appennino parmense, in precedenza mai interessato da ricognizioni di superficie....

Full description

Saved in:
Bibliographic Details
Published inLayers (Cagliari) no. 8
Main Authors Alessia Morigi, Filippo Fontana, Alessandro Freschi, Simone Cau, Davide Persico, Francesco Garbasi
Format Journal Article
LanguageGerman
Published UNICApress 01.05.2023
Subjects
Online AccessGet full text

Cover

Loading…
More Information
Summary:Il progetto   Inter Amnes. Archeologia tra Enza, Parma e Baganza nella cornice del Programma S.F.E.R.A. Spazi e Forme dell’Emilia Romagna Antica dell’Università di Parma, ha promosso una serie di campagne di survey sull’Appennino parmense, in precedenza mai interessato da ricognizioni di superficie.  Le ricerche sono state condotte da un team multidisciplinare volto a mettere in luce le diverse peculiarità del territorio sotto il profilo  geologico, archeologico, storico, paleontologico, nella prospettiva di una ricostruzione delle  dinamiche evolutive del paesaggio. Tra i rinvenimenti più rilevanti si segnala la scoperta di 9 vertebre caudali fossili di Ittiosauro provenienti da un “Complesso Caotico” negli Appennini dell’Emilia occidentale ritrovate durante le perlustrazioni per la mappatura dei giacimenti fossiliferi. Rispetto alla grande maggioranza dei resti di vertebrati delle unità del "Complesso Caotico", solitamente rappresentati da elementi scheletrici isolati o danneggiati, l'esemplare conserva le relazioni originali tra i diversi elementi vertebrali. Configura quindi un modello che richiede impostazioni deposizionali relativamente a bassa energia e quindi sfida il tradizionale scenario “ad alta energia” per la genesi dei fossili del “Complesso Caotico”. La presenza sia di ittiosauri e di talattosuchi nell'Aptiano d'Italia supporta la persistenza nella Tetide occidentale della comunità di rettili pelagici di grosso corpo tipici del Giurassico medio e tardo-lungo e la prima metà del Cretaceo inferiore. Muovendo dall’analisi paleontologica sistematica il rinvenimento viene ricondotto in questa sede anche al suo contesto per una rilettura integrata, diacronica e multidisciplinare del paesaggio antico.
ISSN:2532-0289
DOI:10.13125/2532-0289/5347