In Africano orbe quasi Roma. Mosaici dei mesi e autorappresentazione dell’aristocrazia romana a Cartagine tra IV e V sec. d.C

La caratteristica principale dei cosiddetti mosaici dei mesi consiste nella rappresentazione dei dodici mesi dell’anno attraverso immagini di tipo astrologico, religioso e rurale che simboleggiano il ciclo eterno del tempo. I membri dell’upper class romana sono tra i maggiori committenti di questi c...

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Published inCartagine. Studi e Ricerche Vol. 4
Main Author Ciro Parodo
Format Journal Article
LanguageGerman
Published UNICApress 01.10.2019
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Summary:La caratteristica principale dei cosiddetti mosaici dei mesi consiste nella rappresentazione dei dodici mesi dell’anno attraverso immagini di tipo astrologico, religioso e rurale che simboleggiano il ciclo eterno del tempo. I membri dell’upper class romana sono tra i maggiori committenti di questi calendari figurati in quanto usati come espressione a livello visuale di quegli ideali di Aeternitas e di Felicitas temporum già usati dalla propaganda imperiale per veicolare i messaggi dell’autorità e della prosperità infiniti dell’Impero. Cartagine rappresenta il secondo centro urbano dopo Roma con il maggior numero di calendari musivi realizzati tra IV e V sec. d.C. L’obiettivo di questo articolo è indagare l’uso in senso ideologico e culturale dei mosaici dei mesi come mezzi di autorappresentazione del potere dell’aristocrazia cartaginese in età tardo-antica.
ISSN:2532-1110
DOI:10.13125/caster/3740